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Le divise di Sochi 2014

Curiosità
2/26/14

Sì lo sappiamo. Di Sochi 2014 s’è detto quasi tutto: atleti, gare, polemiche e perfino gossip. C’è anche stata una grandissima cerimonia di chiusura ma noi di Isacco crediamo manchi ancora qualcosa per chiudere l’edizione. Provate a indovinare?  

Semplice, le nostre medaglie alle migliori divise nazionali :-).

Non partiamo subito con il podio ma con un riconoscimento un po’ particolare. Il premio simpatia va a Tonga per i giubbini con le palme indossati dai suoi atleti durante la cerimonia. Cari hipster confessate: non vorreste anche voi una giacca così nel vostro armadio da abbinare a dei bei baffi a manubrio? :-)






La medaglia di legno va agli Stati Uniti. Per l’occasione la federazione ha scomodato perfino Ralph Lauren (!) per presentarsi a Sochi con il massimo dello stile e finire su Vogue Russia. Risultato? Critiche e tanto scetticismo per il team dello Zio Sam.






Non per il cappellino azzurro né per i pantaloni bianchi. L’oggetto del disaccordo è stato proprio il cardigan colorato etichettato online come “la giacca indossata da una nonna durante la cerimonia olimpica”. Sarà anche dallo stile un po’ retrò ma avete visto a Sochi nonne indossare cardigan Ralph Lauren? 
Per noi, le uniche nonne avvistate ai giochi erano impegnate in difficilissimi selfie :-).

Medaglia di bronzo alla Norvegia e più precisamente alla sua nazionale di curling. Ovvio, gli scandinavi non ci hanno colti proprio di sorpresa confermando una delle loro migliori doti: la creatività.
Come, non ricordate i pantaloni a rombi indossati dal team a Torino?  
In Russia la squadra si è confermata sugli alti standard del passato ma vi lasciamo comunque una chicca che non conoscete: in un’intervista i norvegesi hanno dichiarato d’aver ricevuto della federazione solo giacche e magliette e di aver poi acquistato online i pantaloni da abbinare. Risultato? Grandi apprezzamenti e anche una pagina facebook dedicata da oltre 500.000 fan. 

Non male il self-made, vero?  






La nostra medaglia d’argento va al coraggio di Pavel Bure. Giocando in casa, anche la Russia s’è difesa bene presentandosi alle cerimonie con una divisa da fare invidia a Babbo Natale: lunghi cappotti di pelliccia dai colori nazionali e classici pantaloni rossi. Non sono mancate le polemiche sui diritti gay ma s’è comunque trovato il modo per rompere il silenzio. Un esempio? Il giocatore della nazionale di hockey Pavel Bure e i suoi guanti… un po’ particolari ;-).






La medaglia d’oro è però alla Germania. Per l’occasione la nazionale tedesca ha scomodato il designer Willy Bogner (!) e ha vestito i suoi atleti con giacche arcobaleno durante tutti i giochi. Ufficialmente la scelta è ricondotta alla celebrazione del 42° anniversario delle Olimpiadi di Monaco ’72 ma la loro protesta silenziosa è stata sotto gli occhi di tutti. 
Chapeau.