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Quali sono le caratteristiche di un buon chef? (parte 2)

Curiosità
22/01/15

Come dice Louise Fresco: “Mangiare è qualcosa di sacro nella nostra tradizione. Non si tratta solo di calorie. Mangiare è condivisione, mangiare è onestà, mangiare è identità”. Per questo prendersi cura dei clienti, dei loro pasti e del loro benessere fisico è una mansione molto delicata.
Diventare un ottimo chef è quindi un percorso molto duro, una corsa ad ostacoli, dove solo i migliori riescono. Già la volta scorsa vi abbiamo parlato delle caratteristiche di un buon chef ma credevate davvero che palato, igiene e divisa fossero le uniche caratteristiche? 






UMILTÀ
Ricordate i nostri 7 consigli per sopravvivere al primo giorno in una grande cucina? Be’ i primi erano non a caso “Lo chef ha ragione” e “Lo chef ha sempre ragione”. Perché in cucina si vive un rapporto gerarchico tra tutti i membri ed i grandi chef sono sempre (o quasi) i più umili.
Andiamo quindi subito dritti al punto: tra i fornelli non bisogna mai sentirsi arrivati professionalmente in quanto ci sarà sempre qualcosa da imparare. Da tutti, anche dal nuovo commis. 






CREATIVITÀ
Certo, stupire i clienti dev’essere il credo di ogni chef ma sfatiamo un grande mito: il processo creativo si nutre di tanta tecnica e tantissimo studio per cui studiare è l’unico modo! Non solo per conoscere nuove tecniche ma anche per stimolare nuove sperimentazioni ed elaborare abbinamenti innovativi.
Perché un piatto è composto non solo da sapore e odore ma anche dalla decorazione e dal gioco delle consistenze. Non ci sono quindi scuse o giri di parole: un piatto riuscito in ogni suo aspetto nasce da tanto lavoro, tanti tentativi e moltissimo approfondimento. 






PASSIONE
Questa è l’unica caratteristica che non si impara, o si ha o non si ha. Tutti gli chef sono mossi da grande passione verso la propria professione perché lavorare in cucina implica rinunciare a tante cose. Dimenticatevi quindi le vacanze di Natale in famiglia, la Pasquetta in campagna con gli amici ed i weekend fuori. Ci sarà sempre un banchetto da preparare, un pranzo importante da organizzare ed un servizio all’ultimo respiro. Viste le rinunce, solo chi è realmente appassionato alla professione riesce ad accusarne meno il colpo.   






In totale 6 importanti caratteristiche. Voi che ne pensate? Ne aggiungereste delle altre? Scrivetecelo nei commenti.

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