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I più famosi chef tatuati

Curiosità
9/19/14

Da sempre, il mondo della ristorazione è stato l’approdo di molti creativi. Personalità forti ed estroverse, perché l’assenza di sale riunioni e meeting lascia da sempre ampia libertà (almeno sotto la divisa)!
Dietro ogni giacca da cuoco si cela infatti un’anima estrosa e ribelle, ognuna con una propria storia da raccontare.
Oggi però vi sveliamo un segreto: per conoscerla non serve leggere diari personali o ascoltare i loro racconti. Basta osservare la loro pelle. Perché è sulla pelle che si legge il racconto di una dura vita in cucina. Storie di amori, passioni e desideri, resi indelebili non solo da tagli e ustioni ma anche da tatuaggi colorati e irriverenti.

Prima infatti che gli chef diventassero di moda e si facessero crescere la barba, le brigate cominciavano già a popolarsi di una nuova categoria di cuochi: i tatuati. Eccovi un elenco dei più cool.  






Partiamo con il più noto di tutti (almeno qui in Italia): Chef Rubio. Diventato famoso con la trasmissione “Unti e Bisunti”, Gabriele Rubini ha girato tutta Italia specializzandosi nello street food più unto.
parlare di sé e della sua storia ci pensa la sua pelle. Per questo i suoi tattoo fondono alla perfezione il suo passato da giocatore di rugby con la sua attuale professione: il cibo estremo. Un grande!  






Andiamo ora in California per un cuoco che ha nel suo nome già una garanzia: Michael Voltaggio. Lo chef è proprietario di uno dei ristoranti più acclamati di Los Angeles (ink. ndr) grazie a una cucina ispirata alle diverse etnie della città. Oltre ai suoi manicaretti, lo chef è conosciuto anche come il “bad boy” della cucina americana per i suoi numerosi tatuaggi: tutti riguardanti le sue passioni. Tra i tanti, il nome del suo ristorante, il cucchiaio sull’avambraccio ed il mitico “coltello e forchetta” su una mano.






Il trend ha però contagiato anche le donne. A testimoniarlo ci pensa Carolynn Spence: newyorkese doc ed oggi capo chef del famoso hotel Chateau Marmont di Hollywood. Anche lei, oltre al carciofo ricavato dal logo del Cynar, si è impressa indelebilmente sulla pelle i ferri del mestiere e diversi ingredienti. Una punk in divisa!  






Michael Wray è invece il renegade dei fornelli. Giovane, talentuoso e super educato, lo chef vincitore della prima edizione di Hell’s Kitchen propone una cucina in linea con il suo stile: rock and roll. Per questo, oltre all’amore per i profumi e i sapori della cucina, Michael ha un’altra grande passione: i tatuaggi. All’incirca 30, sparsi su tutto il corpo ed in grado di unire il mondo del food con la sua anima rock. Ribelle! 






Oggi non c’è dubbio: i tatuaggi sono una delle cose più in voga degli ultimi anni anche se continuano ancora a dividere. Soprattutto in cucina. Voi che ne pensate? Siete amanti della tradizione oppure avete anche voi qualche tatuaggio sotto la divisa? Raccontatecelo nei commenti.