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I 5 mercati italiani che chiunque dovrebbe conoscere

Curiosità
3/18/15

Quando di solito si parla di mercato le definizioni si sprecano. Per alcuni può rappresentare quello dei capitali e la borsa, per altri quello immobiliare mentre per gli chef la definizione è chiara: il luogo per antonomasia dove si intrecciano non solo le storie della città ma anche i profumi, le tradizioni ed i valori. In Italia esistono molti mercati storici, tappa fondamentale non solo per turisti ma anche per tutti i ristoratori che basano la propria offerta gastronomica sui sapori e sui profumi locali. Perché uno dei migliori modi per conoscere l’identità della città, la sua storia e la sua cultura (anche gastronomica) è dare un occhio al mercato.
Parte per questo il nostro viaggio tra i mercati più famosi e caratteristici d’Italia. Siete pronti?   






BALLARÒ
Non un posto qualunque ma il principale dei mercati storici di Palermo. Si estende da piazza Casa Professa ai bastioni di corso Tukory verso Porta Sant’Agata ed è famosissimo per le sue primizie provenienti direttamente dal palermitano. Sulle origini del nome le voci al riguardo sono molte. Secondo molti però, il nome Ballarò deriverebbe dal villaggio di Balhara (vicino Monreale) dove arrivavano i primi mercanti arabi. Volete un’altra caratteristica? Il mercato è famosissimo anche per le cosiddette abbanniate, i chiassosi richiami dei venditori per attirare l’attenzione dei passanti. Ci siete mai stati? 






MERCATO DI MEZZO
Risaliamo lo stivale, destinazione: Bologna. Perché il Mercato di Mezzo non è infatti un semplice mercato cittadino ma un vero e proprio simbolo della città. Nel Medioevo era un’area specifica, un luogo d’incontro di cibo e commercio mentre alla fine del 1800 è diventato il primo mercato coperto di Bologna. Nel 2012 sono cominciati i lavori di ristrutturazione mentre oggi è il punto di ritrovo per tutti gli amanti della gastronomia d’eccellenza. Il tutto, con svariati nomi di spicco del panorama culinario italiano. Da provare!  






PORTA NOLANA
Poteva mancare Napoli nel nostro tour? Non è infatti la prima volta che parliamo della città partenopea ma Porta Nolana ha davvero un posto speciale nel nostro cuore, uno spettacolo nello spettacolo. Un luogo tumultuoso, rumoroso, tentacolare e dai molteplici colori. Non a caso è il mercato del pesce migliore di Napoli!
Mentre gli ambulanti richiamano la folla con gli ultimi arrivi del pescato, si è completamente immersi dal cibo di strada, dalla frutta, dagli ortaggi e da ogni genere di bancarella. Quando andarci per godersi uno spettacolo irripetibile? La notte tra il 23 ed il 24 dicembre, quando tutti i napoletani fanno la spesa per il cenone! 






MERCATO DI RIALTO
Non si è mai spostato dal Campo de le Becarie, nella parte più storica di Venezia, dove era probabilmente già mercato 1000 anni fa. Certo, di tempo ne è passato ma il fascino della spesa tra le calli ed i prodotti provenienti dalla laguna resta sempre lo stesso. Da non perdere è ovviamente il mercato del pesce dove fin dal mattino è possibile assistere alla preparazione dei banchi con la mercanzia. Volete una curiosità? Non mancano mai gli ortaggi, soprattutto i carciofi violetti di Sant’Erasmo, un’isola della laguna interamente ricoperta di orti!   






MERCATO ORIENTALE
Chiudiamo il nostro breve tour tra i mercati italiani con Genova ed il suo Mercato Orientale. Situato nel centro chic della città, precisamente in via XX Settembre, è l’unico posto in grado di dare a tutti l’idea di trovarsi in un tipico mercato meridionale ma (leggermente) più ordinato. Sotto la Lanterna si dice infatti che quel che non si trova nel Mercato Orientale semplicemente non esiste. Non a caso lì si trova la più variegata scelta di frutta, ortaggi, pesce, carne, spezie ed anche street food. La specialità tipica? Solo al Mercato Orientale si può trovare il preboggion, la miscela di erbe spontanee tipica della cucina ligure.






Certo, l’Italia è pienissima di mercati caratteristici ed includerli tutti è quasi impossibile. Volete consigliarci un altro mercato non presente nella lista? Scrivetecelo nei commenti.

(Credits Photos: Angelo Miceli, Diego Marcello Capezzuto, Fernando Stankuns)