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I 3 strumenti indispensabili per un sommelier

Prodotto
2/20/15

Come sappiamo, il personale di sala è di fondamentale importanza nel servizio di ogni locale, la giusta leva  per creare subito il buon feeling con i clienti. Perché accoglierli e farli sentire a loro agio è il primo obiettivo di ogni ristorante.
La brigata non è però solo composta dal maître, dagli chef de rang e dai commis ma c’è anche un’altra figura impegnata quotidianamente negli abbinamenti: il sommelier. Sì proprio lui, il massimo esperto di vini! Spetta infatti al sommelier effettuare un'analisi organolettica delle bevande valutandone la tipologia, la qualità, le caratteristiche e le potenzialità di conservazione. Il tutto, ovviamente, in funzione al corretto abbinamento con le portate.

Il sommelier è quindi una figura completa, molte volte a tutto tondo. Per questo ci sono alcuni accessori che risultano essere imprescindibili. Vediamone alcuni.






IL TASTEVIN
Partiamo subito forte con il primo grande strumento da sommelier: il tastevin. Certo, la piccola ciotola più luccicante della ristorazione è ormai (o quasi) caduta in disuso come strumento tecnico.  Oggi infatti assume un’altra funzione, trasformandosi in simbolo dell’intera categoria!
Insomma, non deve mai mancare al collo. Per questo quando il sommelier termina il suo turno o si prende una pausa, appende il tastevin al taschino della giacca.
Ok quindi la funzione simbolica ma per assaggiare i vini? No problem, ci pensa il tester: un calice di cristallo considerato ai più come il bicchiere standard per la degustazione!    






IL CAVATAPPI
Passiamo dalla forma alla sostanza perché il cavatappi è forse lo strumento indispensabile per ogni sommelier. Perfetto, che caratteristiche deve avere? Prima di tutto dev’essere tascabile, poi avere un design sobrio per non essere particolarmente vistoso e appariscente. Dovrà inoltre necessariamente esser dotato di coltellino per tagliare la capsula, della vite per estrarre il tappo e ovviamente anche della leva per poggiarlo sul bordo della bottiglia. Eccezione alla regola? Certo, il tirabuscion, un cavatappi un po’ minimal composto solo dalla vite autofilettante e dal manico perpendicolare.  






LA GIUSTA DIVISA SECONDO L’AIS
Tastevin, cavatappi e poi? Certo, manca il terzo aspetto fondamentale del sommelier: la divisa. Perché in sala, l’abbigliamento è importantissimo per esaltare la propria professionalità ed allo stesso tempo distinguersi dal resto della brigata. Il sommelier dev’essere infatti vestito secondo il codice e la tradizione richiesta sia dal ristorante ma anche dalle associazioni di categoria. Lo sapevate?
Noi di Isacco conosciamo benissimo tutti questi aspetti. Per questo da anni siamo stati scelti come fornitori ufficiali dell’Associazione Italiana Sommelier. Un traguardo di cui siamo orgogliosi grazie al nostro modo di concepire la divisa: sia bella che performante. Avete dato un’occhiata alle nostre collezioni?
La nostra linea per sommelier è pensata sia per uomo che per donna, il massimo grazie a tessuti di altissima qualità. Oltre infatti alle classiche camicie bianche, per lei Camicetta Tenerife Strech e per lui la Camicia Uomo, trovate nella nostra collezione anche lo Spencer da sommelier. Sia da uomo che da donna in tessuto misto 60% lana e 40% poliestere.
Che divisa perfetta sarebbe senza grembiule? Bene, noi di Isacco pensiamo anche a questo grazie alla nostra ampia gamma di grembiuli disponibili in numerosi colori. Il massimo per resistere a tutto, anche ai servizi più lunghi.






 Visitate la collezione completa su isacco.it.