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Brasile 2014: Italia–Uruguay è già una partita decisiva. Anche in cucina

Curiosità
23/06/14

Dal punto di vista culinario, l’Italia è partita benissimo in questo mondiale. Come visto nelle due sfide, la nazionale di Prandelli ha dimostrato grande duttilità tattica, riuscendo a schierare sempre menù diversi. Il concetto resta sempre lo stesso: studiare l’avversario per sfruttare i suoi punti deboli. Nascono così le grandi vittorie… anche in cucina.

Italia–Uruguay è una partita gastronomica già scritta oppure presenta delle insidie? 






L’Uruguay che vediamo in Brasile non è di certo l’armata schiacciasassi degli anni ‘30, ma il “Maestro” Oscar Washington Tabarez schiera una formazione del tutto particolare basando il menù della Celeste sul valore del suo prodotto tipico: la carne!
La cucina locale è un mix perfetto tra diversi stili culinari e la sua tradizione gastronomica si è perfettamente integrata con le usanze italiane e spagnole. Per questo non è poi inusuale trovare (anche in Uruguay) grandi apprezzamenti per la pasta anche se, un po’ come la cucina tradizionale argentina, il piatto nazionale uruguaiano è la parillada: carne di manzo o maiale alla griglia.
A differenza dell’asado (dove sono serviti solo filetto, controfiletto, costate, girello e costine), nella parillada sono cucinate anche le interiora: rognoni, animelle, salsicce e trippe.
Merita inoltre particolare attenzione un altro prodotto a base di carne: il chorizo. Lo si prepara una volta l’anno utilizzando un misto di carne di maiale e vitello e lo si gusta preparando il choripan (un panino) con l’aggiunta di pomodoro, lattuga e chimichurri (salsa piccante). 
Come dessert è invece schierato il dulce de leche: dolce cremoso famoso in tutta l’America Latina realizzato facendo cuocere a lungo il latte con lo zucchero. Caratteristiche?  Ha un sapore molto simile alle caramelle al mou. 






Italia–Uruguay è la sfida del piatto unico, per questo la nazionale di Prandelli schiera un altro caposaldo della cucina italiana apprezzatissimo non solo da noi ma in tutto il mondo. La pizza.

Come nella sfida contro gli inglesi, sono già tanti i contributi della cucina partenopea alla nazionale ma la pizza è il fuoriclasse schierato contro la Celeste.
L’Italia sfida l’Uruguay con la semplicità. Bastano pochissimi ingredienti per prepararne l’impasto (acqua, farina, sale, lievito e olio a seconda dei gusti) ma come sapete il risultato è superlativo. Spazio quindi alla regina delle pizze, quella originale, la Margherita: pomodoro, mozzarella, basilico, sale e olio. Ottima in tutte le stagioni!!!!

Quando però si parla di pizza, non bisogna mai lasciare in secondo piano l’antipasto. Per questo il menù scelto da Prandelli prevede un'altra leccornia: i crocchè di patate. Buonissimi!
E il dessert? Viste le calde temperature in Brasile, non possiamo finire un pasto senza un freschissimo gelato. Voi che gusti preferite? 






Dal punto di vista culinario, Italia e Uruguay si sono affrontate a viso aperto ma secondo noi la sfida non ha avuto un reale vincitore. Risultato finale: 2 a 2.

Siete d’accordo? 

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